lunedì 10 agosto 2009

Storia estiva... parte 1

Con queste pagine inizia una breve storia nata durante le mie vacanze in sardegna dove un nurago solitario sul mare ha ispirato il racconto. Si tratta di una cosa piuttosto semplice ma che mi ha aiutato ad avvicinarmi sempre più al protagonista: il Cacciatore. Infatti, com'è facilmente intuibile guardando i miei schizzi e disegni precedenti, dovrò averci a che fare parecchio in futuro! Beh.. intanto posto le prime tre tavole.. Sono più o meno una dozzina in tutto.. nel mentre che le sistemo con Photoshop le posto... buona lettura! :D

Il cacciatore: personaggio ideato da Mario del Pennino e Alessandro Ferri (è giusto che cominci a tirare in ballo lo sceneggiatore!!!!! :D)

Marius


























4 commenti:

Federico Distefano ha detto...

Ciao!
Ottimo lavoro! ^^
Ho solo tre critichine piccole piccole...

1) La prima tavola avrebbe reso meglio, a mio parere, se fosse stata composta da una sola grande vignetta, panoramica, che mostrava il cavaliere sostare di fronte alla torre, o con la torre in secondo piano, ed una seconda vignetta più piccola, con il contenuto dell'ultima vignetta che hai fatto (il cavaliere che si appresta all'azione).

2) In chiusura della terza tavola, non è molto chiaro come fa a mettersi in salvo l'eroe.
La narrazione dev'essere fluida.
Se il lettore deve ritornare sui propri passi, per analizzare quanto è successo e capire le dinamiche della storia, si corre il rischio che si stufi.
Questo, almeno, per quanto riguarda le storie d'azione.
[Ti faccio un esempio di come avrei strutturato l'ultima vignetta:
(esterno, notte, panoramica)
L'eroe (figura intera) che sta stringendo convulsamente il proprio fucile, è accosciato dietro un grosso masso e osserva ansimando, mezzo girato e leggermente preoccupato, il colossale mostro di pietra che si staglia contro il cielo notturno (o contro la sagoma della torre) intento a cercarlo con lo sguardo.]

3) IL LETTERING!!!!!
Cerca uno di questi due fonts:
"Marydale" o "Dupuy".
Sono gratuiti per gli usi non commerciali.
Oppure vai su "Blambot fonts" e cerca qualcosa che ti soddisfi.

Sei troppo giovane per ricordare, probabilmente, le polemiche che c'erano vent'anni fa circa l'orrendo lettering degli albi dell'Eura, di allora.
Ma ti assicuro che da quando hanno cambiato politica editoriale, il risultato si vede.
Non c'è niente da fare, un font calligrafico è mille volte meglio di uno stile "macchina da scrivere". A meno che non si parli solo delle didascalie che narrano la storia di un giornalista, o di qualcuno che ha messo per iscritto le proprie memorie usando una macchina da scrivere.
In quel caso, è addirittura consigliato usare un font appropriato.

Spero di non averti annoiato troppo con le mie farneticazioni dovute al caldo soffocante...
:)
Ciao e buona giornata!!

Francini&delPennino ha detto...

Dunque dunque...
trovo tutti i commenti molto giusti come sempre!

1) ci sta tutto, ma sai qui ho lavorato senza seneggiatura, di getto per cui a mia discolpa ho da dire che: "non ci avevo riflettuto troppo"! Non che sia una gran discolpa in effetti.. Beh purtroppo è così cioè sì, ci si poteva pensare con più calma, ma tant'è! Diciamo che quando sono partito non sapevo dove andare a parare...

2) Idem come sopra.. non è chiaro ma era lui che si era buttato dietro i cespugli... ok ok manca di una stesura più accurata delle scene... :(

3) io sto usando proprio un font di blambot... ho provato ora ad aumentarlo di un punto. vediamo se va meglio... cmq mi sono scaricato molti font "calligrafici da fumetto"...

Grazie come sempre :D

Mario

Federico Distefano ha detto...

Buondì!
Altre due critichine (sento che stai per mandarmi a quel paese...):
1) Se aggiungi le nuove tavole nello stesso post, Blogger non mostra "aggiornamenti" nella bacheca di chi ti segue. Io mi sono accorto solo per caso che avevi messo altre tavole.
Ti conviene fare un nuovo post, quando metti qualcosa di nuovo.
2) Occhio ai frequenti errori di battitura.

Ora scappo via lontano, dopo aver increspato le acque con il mio ciottolo...
:)
Ciao ciao! ^^

Marco ha detto...

Veramente carina... i disegni sono sintetici, puliti e anche divertenti. La storia è ben strutturata. Un protagonista tutto d'un pezzo, che non va per il sottile quando si tratta di avventure, ma preparato a gestire gli scontri con intelligenza, più che con la forza fisica. E che è anche disposto ad ascoltare, il che si rivela al tempo stesso una qualità e un handicap... handicap che poi si lega perfettamente al finale a sorpresa.
Al massimo posso dirti che, per puro gusto personale, avrei accorciato la sequenza del discorso nel bosco, prima di arrivare al palazzo dell'elfa, oppure avrei fatto succedere qualcosa per spezzare il dialogo piuttosto lunghetto in cui l'elfa e il protagonista contrappongono le loro rispettive ragioni.